Il termine è stato usato da A. Calvani per indicare gli elementi che debbono essere tenuti presente in un positivo rapporto uomo/macchina e per allestire ambienti di apprendimento in cui la tecnologia è usata come risorsa positiva per la costruzione della conoscenza. L’ergonomia è una disciplina di studio che ha come oggetto l’attività umana in relazione alle condizioni ambientali, strumentali e organizzative in cui si svolge, avendo come obiettivo la promozione della salute e del benessere delle persone. Analogamente in campo didattico quando utilizziamo una nuova tecnologia occorre chiedersi a quale condizione il suo uso favorisce un reale processo cognitivo o garantisce processi di apprendimento significativo, come ottimizzare a fini educativi l’interazione con lo strumento tecnologico, come progettare il setting e le condizioni di fruizione affinché si costruisca un ambiente di apprendimento produttivo per la crescita. E’ un settore di ricerca che nasce dall’intersezione dell’ergonomia e delle tecnologie dell’istruzione e che vuole studiare non tanto l’artefatto tecnologico ma le relazioni che esso stabilisce con i molteplici fattori che caratterizzano i processi di insegnamento/apprendimento, invitando i docenti ad una consapevolezza critica e ad una competenza digitale che eviti sia opposizioni preconcette sia facili entusiasmi. Essa pertanto dovrebbe coadiuvare la progettazione e l’allestimento di ambienti di apprendimento a forte caratterizzazione tecnologica affinché possano liberare il potenziale degli allievi in termini di espressività, crescita personale e insieme costruzione sociale e creativa della conoscenza.