In una accezione ampia, il termine implica in sé il concetto di giustizia, non in quanto sistema astratto ma in quanto norma seguita costantemente nel giudicare, nel governare, nel trattare ognuno secondo i meriti, con assoluta imparzialità. L’equità porta ad una relativizzazione e a un approfondimento del concetto di uguaglianza, superando l’idea di un’uguaglianza assoluta e inverosimilmente omologante per approdare ad una scelta aperta, intelligibile, criticabile, modificabile di ciò che deve essere uguale nella differenza e di ciò che può invece essere distinto, in relazione ad una determinata concezione di giustizia adottata. Ha dunque, una connotazione etica che rimanda al tema della scelta e della decisione e sollecita un pensiero plurale e complesso capace di orientarsi nella varietà delle situazioni valutative.
Bibliografia di riferimento
Grange T. (2011), Differenziazione pedagogica e equità formativa nella scuola. Nuove sfide e antichi dibattiti, in Piu C., Piu A., De Pietro O. (eds.), I tempi e i luoghi della formazione, pp. 73-80, Monolite, Roma
Benadusi, L. , Giancola, O. ,Viteritti A. (eds.), (2008) Scuole in azione tra equità e qualità. Pratiche di ricerca in Sociologia dell’Educazione, Guerini scientifica, Milano