Gagné

a cura di Andrea Traverso

Robert Mills Gagné (21 agosto 1916 – 28 aprile 2002), pedagogista statunitense (psicologo dell’educazione), ha insegnato presso le Università di Yale, Berkeley e Tallahassee. La sua teoria dell’apprendimento muove ponendo al centro della riflessione le condizioni interne ed esterne al soggetto che apprende nell’ambiente sociale, ed in particolare in quello scolastico.

Gagné propone un modello che integra e ristruttura, secondo un ordine gerarchico, le diverse tipologie di apprendimento proposte dalle teorie più rilevanti della psicologia americana. Si tratta di una sistematizzazione non dell’apprendimento ma degli apprendimenti che, poggiando, in ordine di complessità, uno sull’altro rendono possibile il passaggio da parte del soggetto dall’acquisizione di unità minime di significato (i segnali) all’apprendimento euristico di sistemi di regole, attraverso una serie intermedia di tappe che coinvolgono le connessioni stimolo-risposta, le catene motorie e verbali, le discriminazioni e i concetti.

La sua opera assume quindi i connotati di una chiarificazione metodologica della ricerca nel campo dell’educazione e di una proposta di tassonomia degli apprendimenti che conserva un valore pratico e progettuale. Secondo Gagné l’apprendimento ha luogo quando una situazione di stimolo “colpisce il soggetto in modo tale che c’è un cambiamento nella sua performance da prima che la situazione si verifichi a dopo. Questo cambiamento della performance fa concludere che l’apprendimento è avvenuto” (Gagné, 1965). Ma l’apprendimento qualitativo, non fa riferimento solamente alla dimensione istruttiva, deve collegarsi al progetto educativo, prendendo in considerazione i diversi tipi di capacità di apprendere e i diversi contesti di vita.  L’attenzione della teoria è posta sulla conservazione e la levigatura delle capacità intellettuali ed è stata applicata alla progettazione di istruzione in tutti i campi.  Di seguito gli otto tipi di apprendimento:

  1. apprendimento di segnali che determinano risposte a carattere involontario;
  2. apprendimento stimolo-risposta tramite movimenti precisi in risposta a specifici stimoli o combinazioni di stimoli. Si acquisisce un atto muscolare preciso e circoscritto;
  3. concatenazione, la connessione di una sequenza di due connessioni apprese in precedenza;
  4. associazione verbale, apprendimento di catene verbali che implicita la conoscenza di codici e connessioni;
  5. apprendimento di discriminazioni e superamento del fenomeno dell’interferenza;
  6. apprendimento di concetti, e richiamo  dell’idea della rappresentazione e dell’uso della verbalità;
  7. apprendimento di regole;
  8. problem solving, e conseguente uso delle regole nei rapporti con l’ambiente. La risoluzione di  nuovi problemi genera nuove regole e capacità.

Ognuna delle 8 varietà di apprendimento individuate poggia su una particolare disposizione interna del soggetto e porta dei risultati definibili in termini di obiettivo Le variabili esterne influenzano l’attuazione della situazione di apprendimento, ne mutano e ne modificano la qualità e la quantità.

Gagné individua, inoltre, la caratteristiche comuni di una sequenza di apprendimento, a partire da una situazione di stimolo:

  1. la fase di registrazione (attenzione, percezione, codificazione);
  2. la fase di acquisizione;
  3. la fase di immagazzinamento (ritenzione, magazzino della memoria);
  4. la fase di recupero (riconoscimento, richiamo di informazione verbale, ripristino e transfer di abilità intellettuali);
  5. il ricordo come risultato dell’apprendimento.

La possibilità di progettare sequenze di istruzione risulta essere un esercizio articolato ma fortemente sostenuto da questo impianto, che arriva a definire i momenti dell’istruzione, cioè del controllo degli avvenimenti nella situazione di apprendimento. Le funzioni possono essere così descritte:

  • attirare e controllare l’attenzione, a partire da uno stimolo esterno;
  • informare il soggetto dei risultati attesi, in forma verbale;
  • stimolare il ricordo delle capacità prerequisite pertinenti, abilità intellettive e conoscenza verbale;
  • presentare gli stimoli inerenti al compito di apprendimento, gli stimoli particolari che faranno riferimento alla performance attesa;
  • fare da guida all’apprendimento, suggerimenti e allusioni in forma verbale;
  • fornire il feedback, le informazioni sulla correttezza della performance;
  • valutare la performance, verifica e autoverifica nelle diverse situazioni;
  • provvedere al transfer, tramite uso di esempi supplementari;
  • assicurare la ritenzione, esercizio e uso della nuova capacità.

FRA LE SUE OPERE PIÙ SIGNIFICATIVE

Gagne, R. M. (1962). Military training and principles of learning. American Psychologist, 17, 263-276.
Gagne, R. M. (1965). The Conditions of Learning . New York: Holt, Rinehart & Winston.
Gagne, R. M. et al. (1967). Learning and individual differences. Columbus: Merrill Publ. Co.
Gagne, R. M. (1987). Instructional Technology Foundations. Hillsdale, NJ: Lawrence Erlbaum Assoc.
Gagne, R. M. & Driscoll, M. (1988). Essentials of Learning for Instruction (2nd Ed.). Englewood Cliffs, NJ: Prentice-Hall.
Gagne, R. M., Briggs, L. & Wager, W. (1979). Principles of Instructional Design. Fort Worth, TX: HBJ College Publishers.