Comenio

a cura di Silvia Biondi

(link al sito UNESCO  con un medaglione su Comenio redatto da J. Piaget, contenente una cronologia della vita di Comenio)

Johan Amos Komensky (italianizzato Giovanni Amos Comenio), nato nell’odierna Repubblica Ceca il 28 marzo 1592, è morto ad Amsterdam il 15 novembre 1670. Originario di una famiglia appartenente all’Unione dei Fratelli Boemi, a 16 anni ha iniziato a frequentare la scuola latina di Přerov e nel 1612 si è iscritto all’università di Herborn e, in seguito, di Heidelberg.  Dal 1614 al 1616 fu il direttore della scuola latina fino a quando divenne pastore della comunità protestante alla quale appartiene. A causa delle persecuzioni che colpiscono la sua comunità religiosa, si ritira in esilio in Polonia, ma i suoi viaggi lo hanno portato anche in Inghilterra, Ungheria e Svezia.

I suoi maggiori interessi riguardano la pedagogia e lo studio sistematico della lingua nazionale. Lo stesso Comenio conia il termine “pansofia” per indicare il desiderio di una scienza universale che organizzasse, in maniera sistemica, le varie discipline e fornisse l’oggetto e lo scopo della didattica.

Comenio è considerato un anticipatore di diverse idee educative, è il primo a parlare di Didattica come arte che fornisce metodi e strumenti per insegnare; ogni disciplina che viene insegnata a scuola deve possedere la propria didattica in modo da raggiungere fini determinati e valutabili, a prescindere dai docenti e dai discenti.

Per il pedagogista ceco “Educare è vivere“, formare l’uomo sia nell’aspetto spirituale che civile; il motto comeniano “Omnia omnibus omnino” dell’ideale pansofico sta ad indicare la necessità di estendere l’istruzione a tutte le classi sociali, senza distinzione di ceto sociale e di sesso, inclusi i soggetti in situazione di handicap, poiché tutti sono creature di Dio e possiedono un’anima che progredisce grazie all’apprendimento, un processo quest’ultimo che dura tutta la vita e che stimola la mente nella ricerca del sapere. Comenio considera l’uomo un microcosmo, che ha in sé le caratteristiche dell’universo, e getta un ponte tra finito e infinito, tra sostanza materiale e sostanza spirituale, superando così il dualismo cartesiano.

Il metodo di Comenio è basato sui principî della “syncresis” e del “parallelismo“; il metodo sincretico anticipa l’analisi e la sintesi, è basato sulle connessioni, i paragoni, sulla ristrutturazione dell’insieme presupponendo l’analogia tra il mondo dei sensi e il mondo dell’intelletto; il principio del parallelismo rimanda al confronto tra tre aspetti visti come paralleli, ossia tra l’ordine della natura, quello delle arti e quello da attuare in educazione.

Il metodo comeniamo è quindi costruito, per analogia, sull’ordine della natura, caratterizzato dallagradualità e dalla ciclicità, procedendo dal semplice al complesso; le stesse materie di studio vengono ripresentate, in maniera graduale, a livelli sempre più complessi poiché “la natura non fa salti, ma procede per gradi“. Comenio sostiene l’unità del sapere e invita ad evitare la sua frantumazione, proponendo anche la concatenazione di insegnamenti differenti mediante un legame logico; il passaggio da un sapere all’altro deve risultare concatenato per il soggetto che apprende.

Il metodo illustrato da Comenio segue lo sviluppo del fanciullo, ancorato alla concretezza e all’azione, all’uso dei sensi; viene riconosciuta l’importanza del contesto di vita del bambino e, quindi, di esperienze reali che partano dal concreto. Bisogna mostrare agli alunni gli oggetti reali, far avere loro un’esperienza diretta e quando ciò non è possibile si può ricorrere alle immagini.

A questo proposito viene sottolineata da Comenio la necessità modificare la struttura dei libri scolastici al fine di renderli adeguati, nella forma e nel contenuto, alle differenti età dei bambini. Suo è anche il primo libro illustrato per avviare i fanciulli alla lettura con il metodo attualmente conosciuto come “globale“, cogliendo anche il nesso tra immagine e parola nell’insegnamento delle lingue.

Inoltre l’insegnamento, secondo Comenio, deve essere collettivo in modo che il maestro possa istruire contemporaneamente numerosi allievi, ponendo attenzione nel presentare lezioni interessanti e chiare per gli alunni che ha di fronte. Allo stesso tempo i giovani che vengono istruiti  apprendono a lavorare insieme, a stimolarsi e incoraggiarsi vicendevolmente.


NOTA BIBLIOGRAFICA

KOMENSKY, J. A. (1612), Thesaurus Linguae Bohemicae
KOMENSKY, J. A. (1627), Didactica ceca
KOMENSKY, J. A. (1631), Janua Linguarum reserata
KOMENSKY, J. A. (1629-32), Didactica magna (in lingua cèca) e 1640 in lingua latina
KOMENSKY, J. A. (1633), Schola materna
KOMENSKY, J. A. (1641-42), Via Lucis Vestigata et Vestiganda
KOMENSKY, J. A. (1648), Methodus linguarum novissima
KOMENSKY, J. A. (1650-1654), Orbis ictus e Schola ludus
KOMENSKY, J. A. (1657), Opera didactica omnia
KOMENSKY, J. A. (1658), Orbis Pictus
KOMENSKY, J. A. (1659) Orbis sensualium pictus
KOMENSKY, J. A. (1965), Panglottia
KOMENSKY, J. A. Consultatio catholica (opera rimasta incompleta, destinata a sintetizzare tutto il pensiero di Comenio)


TITOLI SULL’AUTORE

COMMISSIONE NAZIONALE ITALIANA PER L’UNESCO (a cura di)(1960), Giovanni Amos Comenio, 1592-1670: pagine scelte pubblicate a cura dell’Unesco, Firenze: Bemporad Marzocco
SCIFO C. (1959), Giovanni Amos Comenio pedagogista e pansofo, Siracusa: Ciranna
LIMITI G. (a cura di)(1965), Komenský, Jan Amos, Studi e testi comeniani, Roma: Edizioni dell’Ateneo
CAMMAROTA P. (introduzione e traduzione di)(1968), Pampaedia. Johann Amos Comenius, Roma: Armando
FORTI G. (1976), Il pensiero pedagogico di J. A. Comenius, Lecce: Milella
DE MENNATO P. (1981), Cultura e pedagogia in Comenio, Napoli: Ferraro
BELLERATE B. (1984)(a cura di) Comenio sconosciuto, Cosenza: Pellegrini.
FERRANTI C. (a cura di)(1998), Johannes Amos Comenius, 1592-1992: atti del Convegno internazionale di studi, Macerata, 2-5 dicembre 1992, Macerata: Quodlibet


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