Cope e Kalantzis

a cura di Alessandra Carenzio

Bill Cope, Research Professor presso il Department of Education Policy, Organization & Leadership della University of Illinois, e Mary Kalntzis, Dean del College of Education della medesima università, iniziano il loro percorso di studi approfondendo il tema della multiculturalità.

Sono noti al pubblico dell’educazione per la teoria delle multiliteracies sviluppata a partire dal 1994 con il New London Group, un gruppo di ricercatori e docenti accomunati dalla passione per lo studio del processo di alfabetizzazione, a partire da una domanda: “cosa sta succedendo nel mondo della comunicazione e cosa nel modo con cui si insegna a leggere e scrivere?” .

La costruzione del concetto di multiliteracies (che in italiano non ha un vero corrispettivo, di fatto si tratta di “alfabetizzazioni molteplici” indicando un saper leggere e scrivere non solo relativo al testo scritto), dunque, è contestualizzato nel quadro dei cambiamenti del nostro modo di vivere e comunicare, in chiave di multiculturalità, stimoli, connessioni e reti globali. In un ambiente siffatto l’idea di alfabetizzazione tradizionalmente intesa non regge, poiché secondo gli autori non rende conto della complessità del presente, richiedendo all’educazione di raccogliere la sfida a partire  dalle proprie fondamenta: imparare a scrivere e a leggere.

Il termine inglese, in questo senso, è capace di restituire una complessità su due livelli: quello della multimedialità e della presenza di diversi linguaggi di comunicazione, come ben si evince dal panorama dei consumi dei ragazzi e dalle tecnologie a disposizione, e quello della multiculturalità, come incrocio/incontro di culture e diversità linguistiche di valore (aspetto saliente nel paese dove Cope e Kalantzis hanno mosso i primi passi nel campo della ricerca prima di muoversi negli Stati Uniti, considerando soprattutto le minoranze linguistiche molto presenti in Australia).

Il significato stesso e la sua rappresentazione, dunque, sono la risultante di un processo multimodale che coinvolge diversi aspetti: linguistico, visuale, audio, spaziale, gestuale, tattile. La combinazione di questi elementi non è certamente casuale, ma dipende da una serie di fattori che vanno dal contesto culturale nel quale il soggetto vive ai suoi interessi personali, includendo le esperienze pregresse e le conoscenze acquisite, gli scopi perseguiti, le conoscenze delle persone che incontriamo.

Questa cornice comunicativa, che non è mai univoca e non è mai definita aprioristicamente, necessita di contro della capacità di negoziazione di tutti i significati che provengono da canali e ambiti diversi, indicando all’educazione un compito nuovo: creare le condizioni per sperimentare e incontrarsi, dando spazio a tutti i linguaggi di cui siamo possessori, dal momento che il concetto di “literacy” non è concepibile come insieme neutro di abilità da acquisire (e soprattutto non è solo concepibile come “alphabetical literacy”). Secondo gli autori la scuola, luogo principale per costruire un approccio segnato dalle multiliteracies, può riuscire in questo intento prevedendo una metodologia di lavoro in classe basata sull’esperienza situata, sull’analisi critica, la negoziazione e il confronto continuo. La trasmissione delle regole del linguaggio non è più sufficiente per muoversi in un contesto multimodale e multiculturale, considerando come non si tratti solo di riprodurre, ma di favorire un processo dinamico di trasformazione del linguaggio.

Se pensiamo che negli anni ’90 dello scorso secolo il New London Group non aveva a disposizione Iphone, Ipod e spazi Wiki alla portata di tutti, il discorso avanzato risulta ancora più decisivo oggi.

Rimandiamo al portale http://newlearningonline.com per approfondimenti e per scaricare le molte risorse online che il gruppo ha messo a disposizione, considerando una decina tra saggi brevi e articoli.


BIBLIOGRAFIA DI BASE

Cope, B., & Kalantzis, M. (1997), Productive diversity: A new approach to work and management. Sydney, Australia: Pluto Press
Cope, B., & Kalantzis, M. (Eds.). (2000), Multiliteracies: Literacy learning and the design of social futures,London: Routledge
Cope, B., & Kalantzis, M. (2004), Text-Made text, in E-Learning, 1,198-282
Cope, B., & Kalantzis, M. (2005), The Learning by Design, Common Ground, Melbourne
Cope, B., & Kalantzis, M. (2008), New Learning: Elements of a Science of Education, Cambridge UK: Cambridge University Press
Cope, B., & Kalantzis, M. (2012), Literacies, Cambridge University Press, Cambridge UK, 2012