Didattica della scrittura

Per Didattica della scrittura si intende un campo di studi e ricerche, sviluppatosi nell’ultimo quarantennio, avente per oggetto la scrittura e le forme dell’accompagnamento didattico che ne promuovono la competenza.

La ricerca in Didattica della scrittura ha dunque spostato il focus dell’interesse scientifico dallo studio dei sistemi canonici di scrittura (di matrice creativo-letteraria) e delle relative abilità linguistiche (padronanza delle regole formali e di contenuto, ortografia e grammatica, registri e generi ecc.) allo studio del come suscitare la competenza di scrittura nello studente quale disposizione a dare un ordine e un senso al proprio pensare e all’ulteriorità cui il testo scritto rinvia (Derrida, 2002).

Il passaggio propiziato da questi studi è dunque da una concezione tradizionale dell’imparare a scrivere – largamente dominata dalla materialità del testo fruito nella sua veste finale e dall’adesione ai modelli letterari del “bello scrivere” – a una concezione moderna di scrittura come “congegno didattico” basato su attività di problem posing e problem solving, e frutto di una complessa serie di operazioni del pensiero e di relazioni con se stessi e il mondo.

Le ricerche in Didattica della scrittura possono essere distinte in tre ambiti ciascuno dei quali corrispondente a un determinato arco temporale:

a) l’ambito degli studi cognitivisti (decennio ’70-’80 del secolo scorso), grazie al quale è nato il campo di studi della Didattica della scrittura. Entro tale frame si collocano tutti gli studi del cognitivismo che hanno focalizzato l’attenzione sulla processualità del comporre (fra i tanti vedi Boscolo, 2002; Cisotto, 1998). Chi scrive deve infatti tenere sotto controllo l’integrazione di numerosi piani di attività che si configurano per lo scrivente come altrettanti vincoli costrittivi dei quali quello linguistico, solitamente focalizzato dalle pratiche scolastiche, è solo uno. Tali studi hanno dimostrato l’elevato costo cognitivo dell’azione di scrittura che comporta il passaggio dal knowledge-telling (dire tutto ciò che si sa) al knowledge-transforming (alla scrittura come esito della mediazione fra i contenuti e gli obiettivi comunicativi) (Bereiter, Scardamalia, 1987). Le evidenze di tali ricerche sono state illuminanti per la didattica: scrivere non è infatti il frutto di un’ispirazione creativa o della spontaneistica libertà espressiva dello studente ma il risultato di uno scaffolding formativo fatto di “facilitazioni procedurali” che allenano l’apprendista scrittore allo svolgimento dei suoi compiti. Il modello che rappresenta meglio tali operazioni, diventato un riferimento obbligato per gli addetti ai lavori, è quello di Hayes e Flower (1980).

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b) l’ambito socioculturale e costruttivista (decennio ’80-’90) entro il quale si collocano tutte le ricerche che vedono il testo scritto come “spazio” di negoziazione e di condivisione di significati e lo scrivere come atto collaborativo, situato, autentico, intertestuale (Pontecorvo, 1997). Gli approcci di ricerca fioriti entro tale cornice sono risultati promettenti anche perché contestualmente si è avuto lo sviluppo esponenziale dei media digitali (Maragliano, 2007; Rossi, 2000;  Rivoltella, 2001);

c) l’ambito pratico-riflessivo, (dagli anni ’90 a tutt’oggi), denso di sviluppi soprattutto per le  ricerche sull’autobiografismo e sullo sviluppo professionale attraverso la scrittura (Blanchard Laville,  Fablet, 2003; Cros, 2006; Demetrio, 1996, 2008; Striano, 2001; Laneve 2009).

Al di là delle distinzioni, ciò che accomuna le ricerche dei tre ambiti è la tendenza ad esplorare le diverse declinazioni che può avere l'”oggetto” scrittura analizzandole nei diversi contesti (a scuola, nei luoghi della rieducazione, della cura ecc.) e in riferimento ai destinatari per i quali vengono progettati dispositivi formativi calibrati. Di qui l’interesse di una ricerca sulla scrittura riguardata didatticamente come:

  1. competenza linguistico-testuale, anche “di rete” (Prada 2003; 2004; Boscolo; 2002; Cisotto, 2006; Laneve 1997; Perla 1997; 2004; Rossi, 2000; Rivoltella 2001);
  2. pratica di cura (Cambi 2002; Demetrio 2008; Iori, 2007; Riva, 2008; Formenti, 2009);
  3. pratica di formazione professionale(Mortari, 2003; Demetrio, 1996; Striano, 2001; Cocever-Chiantera,1996; Cocever, 2007;  Perla,  2012).

Tali studi sempre più dimostrano che il talento di scrittura non si riceve in dote dalla natura ma è semplicemente la motivazione a farsi carico dell’impegno richiesto dal compito complesso che è lo scrivere. La Didattica della scrittura, nelle declinazioni poc’anzi soltanto enunciate (per le quali si rinvia agli approfondimenti bibliografici) mira a promuovere proprio quella motivazione (fatta di interesse e di senso di auto-efficacia) e le condizioni di un accompagnamento che “smonti” il compito di scrittura agli occhi degli studenti, smitizzandone le tanto temute difficoltà.

Da sottolineare la predittività alla riuscita scolastica che le ricerche sulla competenza di scrittura hanno evidenziato: lo studente che apprende a scrivere bene ha maggiori probabilità di successo scolastico e universitario.


RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Bereiter, C., Scardamalia M. (1987). The Psychology of Written Composition. Hillsdale (NJ): Erlbaum.
Blanchard-Laville, C., Fablet D. (2003). Écrire les pratiques professionnelles. Dispositifs d’analyse de pratiques et écriture. Paris: L’Harmattan.
Boscolo, P. (2002). La scrittura nella scuola dell’obbligo. Roma-Bari: Laterza.
Cisotto, L. (1998). Scrittura e metacognizione. Trento: Erickson.
Cisotto L. (2006). Didattica del testo. Processi e competenze. Roma: Carocci.
Cros F. (2006). Écrire sur sa pratique pour développer des competénces professionnelles. Paris: L’Harmattan.
Demetrio, D.(1996). Raccontarsi: l’autobiografia come cura di sé. Milano:Raffaello Cortina.
Demetrio, D.(ed) (2007). Per una pedagogia e una didattica della scrittura. Milano: Unicopli.
Demetrio, D. (2008). La scrittura clinica. Consulenza autobiografica e fragilità esistenziali. Milano: Raffaello Cortina.
Derrida, J. (2002). La scrittura e la differenza. Tr. it. (1967). Torino:Einaudi.
Mortari L.(2003). Apprendere dall’esperienza. Il pensare riflessivo nella formazione. Roma:Carocci.
Ong ,W.J. (1982). Oralità e scrittura. Le tecnologie della parola. Bologna: il Mulino.
Pontecorvo, C. (1997). Writing development: A multidisciplinary view. Amsterdam: Benjamins.
Rivoltella, P.C., Ferrari, S. (eds.)(2010). A scuola con i media digitali. Milano: Vita e Pensiero.
Rossi, P.G. (ed) (2000). Dal testo alla rete. Napoli: Tecnodid
Laneve, C. (ed) (1997).  Theuth e il papiro. Percorsi di didattica della scrittura. Milano: Led
Laneve, C. (2009). Scrittura e pratica educativa. Un contributo al sapere dell’insegnamento. Trento: Erickson 2009.
Maragliano, R. (2007). Nuovo manuale di didattica multimediale. Roma-Bari: Laterza


PER L’APPROFONDIMENTO E LA RICERCA

Cambi, F. (2002). L’autobiografia come metodo formativo. Roma-Bari: Laterza
Cocever, E. (2007), Scrittura e formazione. La parole come mediatori efficaci nelle professioni educative. Trento: Erickson.
Cocever ,E. Chiantera, A.(1996). Scrivere l’esperienza in educazione.Bologna: CLUEB.
Formenti, L. (2009). Attraversare la cura. Relazioni, contesti e pratiche della scrittura di sé. Trento: Centro Studi Erickson
Iori, V. (2007). Scrittura e sentimenti nelle professioni di cura. In D. Demetrio (2007) a cura di. Per una pedagogia e una didattica della scrittura, Milano: Edizioni Unicopli, pp.61-68.
Perla, L. (1997). Scrivere con la mente e con il cuore. In C. Laneve (a cura di) Theuth e il papiro. Percorsi di didattica della scrittura. Milano: Led
Perla, L. (2004). Competenza e scrittura. In Quaderni di didattica della scrittura (4). Roma: Carocci, pp. 73-100.
Perla, L.(2007). Scrittura e ricerca sapienziale. Tre esercizi di autoriflessività. In D. Demetrio (2007) a cura di. Per una pedagogia e una didattica della scrittura, Milano: Edizioni Unicopli pp.391-399.
Perla,  L. (ed) (2012). Scritture professionali. Metodi per la formazione. Bari: Progedit.
Prada, M. (2003). Scrittura e comunicazione. Guida alla redazione di testi professionali, Milano: Led.
Prada, M. (2004). Laboratorio di scrittura. Milano: Led.
Riva, M.G. (2008). Scrittura e “clinica della frmazione”.  In Quaderni di didattica della scrittura (9). Roma: Carocci, pp. 21-35.
Striano, M. (2001). La “razionalità riflessiva” nell’agire educativo. Napoli:Liguori.


 

RISORSE ON LINE

Manifesto della Società di Pedagogia e Didattica della Scrittura redatto in Anghiari nel novembre 2006 da Duccio Demetrio in collaborazione col primo Comitato Scientifico di Graphein (2007-2010), Presidente Franco Frabboni. Per leggere le tesi del manifesto si può visitare il sito http://www.graphein.it.
http://www.Aleph-Ecriture.fr  Le centre de formation à l’écriture.