A.D.D.I.E.

Agli inizi degli anni ’70 si è sviluppato il metamodello progettuale definito A.D.D.I.E. a partire dalle iniziali dei blocchi che lo costituiscono: Analisys, Design, Development, Implementation ed Evaluation (Analisi, Progettazione, Sviluppo, Implementazione e Valutazione). Il modello ADDIE è uno dei modelli di sviluppo più utilizzati nell’ambito dell’ Instructional Design.

Il principio di riferimento è legato alla costruzione di un percorso lineare che permetta di pianificare, sviluppare, gestire e valutare un processo istruttivo al fine di garantire una adeguata perfomance da parte degli alunni.

Il metamodello ADDIE è, per l’appunto, strutturato secondo un percorso lineare che segue le seguenti fasi:

  • Analisys: fase di analisi finalizzata alla definizione dei bisogni formativi; in questa fase devono essere esplicitati e chiariti i problemi formativi, stabiliti gli obiettivi, le finalità e l’ambiente di apprendimento e identificati i livelli di ingresso degli studenti; possibili output di questa attività sono il profilo dello studente, la definizione dei vincoli di progetto e la definizione degli obiettivi formativi. Tutte le informazioni derivanti dalla fase di analisi diventano a loro volta input per la successiva fase del modello.
  • Design: fase di strutturazione del percorso didattico che si occupa dell’identificazione degli obiettivi, della definizione della strategia didattica, della pianificazione delle lezioni, della selezione delle risorse, della scelta dei media e delle relative interfacce, della definizione delle modalità di valutazione, etc..
  • Development: fase di sviluppo, nella quale il processo viene riempito di contenuti (attraverso, per esempio, la produzione e l'”assemblaggio” dei materiali didattici); tutto ciò che viene fatto in questa fase viene prodotto sulla base di quanto definito nei due step precedenti.
  • Implementation: fase di implementazione del processo, nella quale i dispositivi formativi sono correlati al contesto reale; In questo stadio vengono messe in atto tutte le strategie didattiche per il miglior apprendimento, per sostenere gli studenti, per assistere l’utenza nel trasferimento delle competenze acquisite nel mondo del lavoro, etc. Gli output di questa fase sono costituiti da tutti i dati, quantitativi e qualitativi relativi alla fruizione dell’utenza.
  • Evaluation: fase di valutazione del progetto attraverso la somministrazione di test specifici per ciascun task; tale fase prevede la possibilità di un feedback di informazione (inerenti i materiali, i tempi, le esperienze vissute, etc.) dagli utenti per le future edizioni del corso. Tale fase ha lo scopo di verificare la coerenza e l’adeguatezza dell’intervento formativo: vengono analizzati i risultati delle esercitazioni e delle attività didattiche, quelli relativi ai questionari valutativi e di gradimento del corso, etc.. La valutazione, non è necessariamente la fase conclusiva del ciclo di progettazione: essa può essere svolta in itinere consentendo un adeguamento continuo del progetto didattico prima della sua attuazione.

COMPONENTI DI ADDIE

Analysis

Design

Development

Implementation

Evaluation

Determinare i bisogni che richiedono il processo educativo.

Tradurre le finalità del corso in risultati e obiettivi.

Decidere i tipi di attività e di materiali.

Produrre materiali per gli insegnanti e per gli studenti.

Predisporre piani per la valutazione degli studenti.

Effettuare un’analisi per determinare il target cognitivo, affettivo e relativo alla motricità.

Determinare gli argomenti o le unità che debbono essere affrontati e il tempo da dedicare a ciascuno.

Preparare le bozze dei materiali e delle attività.

Prevedere gli aiuti e i supporti necessari.

Predisporre piani per la valutazione del sistema

Determinare quali abilità debbono  avere gli studenti in entrata e il loro impatto sull’apprendimento.

Mettere in sequenza le unità con attenzione agli obiettivi del corso.

Sperimentare attività e materiali con un gruppo selezionato di utenti.

Predisporre piani per la revisione periodica del corso.

Analizzare il contesto, il tempo e le  risorse disponibili.

Dettagliare le unità identificando per ciascuna gli obiettivi principali.

Mettere a punto e produrre i materiali e le attività.

Definire le lezioni e, per ciascuna, le attività.

Produrre materiali aggiuntivi per formare gli insegnanti.

Fornire gli apprendimenti degli studenti.

In quanto metamodello, ADDIE rappresenta una macrocategoria di modelli che seguono le stesse modalità operative e che possono essere ricondotti a tale schema; dagli anni settanta in poi si è avuta una proliferazione di modelli per la didattica, anche se molti di essi non sono che riedizioni di vecchie proposte. Nel 1972, Stamas elencava ventitré modelli significativi; Goodson, nel 1980, quaranta; Branch, Edmonds e Mukherjee, nel 1994, ne hanno raccolte alcune centinaia.


 

La definizione di “metamodello” è legata al fatto che si tratta di un modello generale al quale hanno fatto riferimento diverse “configurazioni” elaborate da diversi autori ma che fanno tutte riferimento alla stessa logica progettuale.

Barbara Seels e Zita Glasgow  chiariscono che l’obiettivo dell’Instructional Designer è pianificare le esperienze che trasformeranno il comportamento e il modo di vedere attuali in nuovi e ancora sconosciuti comportamenti e processi cognitivi. «Learning is a relatively permanent change in attitude, behavior, or cognitive scheme due to experience. The goal of the instructional designer is to plan the experiences that will change current behavior or cognition to some new, as yet unlearned behavior or mental processing». Cfr.: B. Seels, Z. Glasgow, Making Instructional Design Decisions, Upper Saddle River, Merrill (NJ), 1998, p.57.
Cfr.: Kemp J. E., Morrison G. R., Ross S. M., Designing Effective Instruction, Prentice-Hall, Upper Saddle River, II ed., 1998.
Tabella adattata da R. M. Gagné, W. W. Wager, K. C. Golas, J. M. Keller, Principles of Instructional Design(5th ed.), Wadsworth/Thomson Learning, Belmont, 2005, p.22.