Uno standard, se definito in maniera chiara, permette di precisare il tipo di performance richiesta agli allievi. Un esempio: “gli studenti devono essere in grado di descrivere le conseguenze geografiche, economiche, sociali e politiche della guerra di liberazione”. Sarebbe, in questo caso, abbastanza semplice definire il compito di apprendimento; esso potrebbe assumere la forma di un saggio breve, di una presentazione multimediale (costruita individualmente o in gruppo), di una discussione, di una serie di domande a scelta multipla. Ricordando quanto detto nei paragrafi precedenti, andrebbero previste all’interno della prova tipologie miste di domande (strutturate e semistrutturate). Pur in presenza di richieste di “produzioni”, però, manca ancora qualcosa che riesca autenticamente a coinvolgere gli studenti: il legame con un contesto reale che, per ciò stesso, può rendere evidente i personali ed originali percorsi di risoluzione attraverso simulazioni di eventi e situazioni potenzialmente verificabili nella vita quotidiana. Dovremo, in questo caso, chiederci: “in quale situazione nel mondo reale gli allievi potrebbero mobilitare queste conoscenze/abilità per risolvere un problema?”.