Tecniche per discutere in aula

a cura di Davide Parmigiani

 

Per sviluppare la propria competenza nel condurre discussioni guidate in classe, è opportuno che l’insegnante/formatore sperimenti diverse strategie, possibilmente, procedendo dal semplice al complesso, in modo che possa avere l’opportunità di crescere professionalmente in modo graduale. L’efficacia didattica della discussione guidata si manifesta in tempi medio-lunghi quindi è necessario che, sia gli alunni sia gli insegnanti, imparino ad affrontare una modalità didattica che richiede competenze interattive, collaborative, linguistiche e argomentative.

Le tecniche di discussione guidata non si attuano quando un alunno sa interagire o argomentare, bensì si attuano per imparare a interagire o argomentare. È normale, quindi, che, all’inizio di un’esperienza, gli alunni non siano in grado di affrontare la discussione nella sua pienezza educativa e formativa. Analogamente, anche l’insegnante può non avere ancora sviluppato la competenza di organizzare e guidare una discussione guidata efficace, poiché non ha avuto esperienze di conduzioni di gruppi all’esterno della scuola,. È necessario che cresca professionalmente, sfidandosi in modo graduale e progressivo, affrontando strategie di discussione via via più complesse e articolate. In tal modo, allena se stesso e gli alunni. Inoltre, piccole sperimentazioni consentono anche feedback rapidi e immediati sul proprio operato didattico.

Nelle tabelle seguenti vengono presentate tre attività di discussione guidata di difficoltà e complessità crescenti. La prima è rivolta all’intera classe, la seconda a coppie di studenti, la terza a gruppi di studenti.

Si consiglia di adottare piccoli strumenti che consentano all’insegnante di raccogliere osservazioni e/o commenti degli studenti relativi alle attività svolte. In questo modo, raggiunge due obiettivi: monitora l’andamento didattico della situazione, verificando se la strategia è stata applicata in maniera efficace; secondariamente, induce riflessioni e autovalutazioni nello studente. Sono sufficienti brevi schede anonime con poche domande/questioni centrate sugli aspetti metodologici e/o disciplinari, da scrivere in pochi minuti al termine dell’esperienza. È una modalità di debriefing – di riflessione sull’esperienza – utile ed efficace.

 

Attività 1 – Answer & Question
1.    Dopo aver presentato un argomento per circa 10-12 minuti, l’insegnante dice agli alunni di scrivere alcune domande riferite a ciò di cui ha parlato.

2.    Le domande possono riguardare gli argomenti trattati, il modo con cui sono stati presentati, il tempo impiegato, ecc.

3.    Tecnicamente: gli alunni scrivono su dei foglietti (simili a post-it) e, anonimamente, le attaccano su un cartellone/lavagna oppure le inseriscono in una scatola (pro e contro); se si dispone di tablet, le domande possono essere scritte su index card o su un padlet

4.    l’insegnante può scrivere alcuni interrogativi-base alla lavagna: quali sono i concetti più problematici?; Quali sono le parti che dovrei spiegare nuovamente?; Ci sono questioni che ti paiono più rilevanti?; ecc.

5.    L’insegnante risponde alle domande e coinvolge gli alunni nelle risposte

 

Attività 2 – Negoziazione
1.    L’insegnante consegna un breve testo o alcuni materiali a tutta la classe (i materiali non devono essere del tutto nuovi, ma contenere elementi che sono già stati affrontati; gli alunni devono essere in grado di poterne discutere)

2.    gli alunni devono esaminare i materiali individualmente in 5-10 minuti poi vengono suddivisi in coppie

3.    l’insegnante consegna un foglio con alcune domande/questioni (da 2 a 4, a seconda della complessità)

4.    le coppie di alunni devono negoziare una posizione/risposta comune alle domande/questioni poste dall’insegnante

5.    gli alunni devono scrivere le risposte comuni sul foglio

6.    le domande devono essere sufficientemente aperte ma non troppo, ad esempio: nel testo, c’era il riferimento a (…); secondo voi, è stato opportuno quel comportamento?; nel testo, si parlava di (…); che conseguenze può avere sull’ambiente?; nel testo, un personaggio abbandonava la figlia al suo destino; voi come vi sareste comportati?; dai dati contenuti nel testo, come pensate possa essere più semplice trovare una soluzione?

7.    dopo circa 20-25 minuti di discussione, l’insegnante ferma la discussione e ritira i fogli

8.    l’insegnante discute con i ragazzi a proposito delle risposte che hanno elaborato (è interessante e opportuno, discutere con i ragazzi sia le questioni e le risposte elaborate, sia le modalità di discussione: siete riusciti a mettervi d’accordo? Come? Ecc.)

 

Attività 3 – Argomentazione (Sostenere una tesi altrui)
1.    L’insegnante consegna una serie di materiali (testi, grafici, video, ecc.) a tutta la classe su questioni che sono già state affrontate ma presentano elementi di novità oppure racconta loro una situazione/caso che presenta uno o più punti critici/dilemmi

2.    nel primo caso, gli alunni devono esaminare individualmente i materiali in 10-12 minuti; nel secondo caso, gli alunni devono riflettere individualmente sul caso/situazione prendendo alcuni appunti sui loro pensieri/decisioni

3.    a questo punto, l’insegnante suddivide gli alunni in gruppi di 3-4 membri ciascuno

4.    l’insegnante consegna un foglio con alcune domande/questioni sui punti critici/dilemmi e le relative posizioni a favore o contro (da 1 a 4, a seconda della complessità): le domande devono presentare delle opzioni, scelte o dilemmi, ad esempio: nel testo, c’era il riferimento al dibattito fra interventisti e neutralisti; voi quale posizione avreste assunto? Perché?; nel testo, si parlava delle scelte di una grande azienda a proposito dello sfruttamento delle risorse; voi sareste stati d’accordo? Perché?; nel testo, un personaggio decideva di effettuare un intervento terapeutico; avreste fatto anche voi così? Perché?; dai dati contenuti nel testo, sembra che il problema possa essere risolto in maniere differenti? Voi quale scegliereste? Perché?; ecc.

5.     l’insegnante assegna casualmente ai gruppi la posizione da sostenere

6.     i gruppi di alunni devono argomentare la posizione assegnata anche se non sono d’accordo; gli alunni devono scrivere le loro argomentazioni sul foglio, riportando le informazioni a sostegno della posizione assegnata

7.     dopo circa 30 minuti di discussione, l’insegnante ferma la discussione e ritira i fogli

8.     l’insegnante discute con i ragazzi a proposito delle opzioni che hanno elaborato

9.     è interessante e opportuno, discutere con i ragazzi sia le questioni e le risposte elaborate, sia le modalità di discussione (come avete trovato le informazioni che vi servivano per argomentare la vostra posizione? Perché non eravate d’accordo? Ecc.)