Organizzazione nascosta

A cura di Stefania Ulivieri Stiozzi

 

Il termine – in una prospettiva sistemico-psicodinamica di lettura dei comportamenti organizzativi – fa riferimento ai processi che avvengono nelle zone d’ombra della vita di un’impresa e di un’istituzione sociale, alla dimensione emozionale sommersa e al deposito di paure, desideri, miti, fantasie individuali e collettivi che albergano nel campo invisibile di un’organizzazione. L’organizzazione nascosta mette in scacco l’ideologia dell’organizzazione come sistema di processi razionali e prevedibili, affermando che le relazioni all’interno di un sistema organizzativo sono solo in parte regolate dal compito primario di quest’ultima: gli esiti dei processi e delle dinamiche interne, dipendono, in larga misura da fattori inconsci e irrazionali.

Il termine è di Perini (2006) che, recuperando la teorizzazione dell’organizzazione come contenitore (Bion, 1961) e come sistema di difese all’insorgere di ansie primitive (Jacques, 1955, Menzies, 1960) propone un modello di ricerca/consulenza, volto all’elaborazione delle dinamiche inconsce, per promuovere la salute psichica di un’organizzazione.

 


 

BIBLIOGRAFIA

Perini, M. (2007), L’organizzazione nascosta, Milano: FrancoAngeli.
Bion, W.R. (1961), Experiences in Groups, London: Tavistock (trad.it,: Esperienze nei gruppi, Roma : Armando).
Jacques, E. (1955), “Social Systems as Defense against Persecutory and Depressive Anxiety”, in Klein, M., Money-Kyrle R. (eds), New Directions in Psychoanalysis, London : Tavistock (trad.it. : « Sistemi sociali come difesa contro l’ansia persecutoria e depressiva » in in Klein, M., Money-Kyrle R. ( a cura di), Nuove vie della psicoanalisi, Milano: Il Saggiatore,1966).
Menzies I.E.P. (1960), “Social Systems as a Defence against Anxiety : an empirical Study of the Nursing Service of a General Hospital », Human Relations, 13 : 95 -121 (trad.it. : «I sistemi sociali come difesa all’ansia », Psicoterapia e scienze umane, 7,1/2, 1973).