Mente di gruppo di Neri

A cura di Stefania Ulivieri Stiozzi

 

Nel quadro teorico della psicoanalisi applicata ai processi di gruppo, il concetto di mente di gruppo indica il sistema di relazioni che si sviluppa fra le menti individuali che lo compongono, sistema che non equivale alla sommatoria dei contributi individuali ma che li eccede e li trascende. La mente del gruppo è un’unità di pensiero transpersonale che collega i contributi cognitivi ed emozionali dei suoi membri dentro a un campo comune che ha una sua autonomia e un suo funzionamento differenziato che comprende un livello somato-psichico, un livello emozionale e un livello di pensiero razionale. Questo fa sì che il gruppo diventi e si percepisca, inconsapevolmente, come un corpo unico provvisto di un’altrettanto unica mente, intesa come entità neuro-biochimica collettiva.

La mente del gruppo è un sistema che sviluppa autorappresentazioni del gruppo e processi di metabolizzazione degli stati mentali dei suoi membri che non sarebbero elaborabili a livello individuale. La mente del gruppo può essere più o meno in sintonia con le menti individuali dei membri che compongono il gruppo, a seconda di come la funzione di conduttore è in grado di generare sintonia tra le tematiche consce e inconsce degli individui e quelle che riguardano il gruppo come rete collettiva.

 


 

BIBLIOGRAFIA

Mc Dougall M. (1920), The Group Mind, London: Cambridge University Press, 1927.
Neri, C. (2004), Gruppo, Roma: Borla.