A cura di Lorella Giannandrea
Il portfolio, e la sua versione elettronica, l’ePortfolio, sono strumenti usati ormai da diversi anni in molti settori e la loro efficacia è stata studiata e analizzata sia per quanto riguarda gli aspetti formativi sia per le potenzialità in ambito valutativo. Nella costruzione di un portfolio convergono infatti due finalità: quella formativa, che vede il portfolio come uno strumento per supportare la crescita e l’autovalutazione del soggetto che lo costruisce, e quella valutativa, che lo utilizza come mezzo per apprezzare la qualità e la quantità del lavoro svolto e degli apprendimenti acquisiti in un determinato lasso di tempo. In particolare il portfolio elettronico utilizza le tecnologie digitali e permette quindi di raccogliere materiali e artefatti in molti formati diversi (audio, video, grafica, testo). Per questo motivo si può dire che “an electronic portfolio is a reflective tool that demonstrates growth over time.” (Barrett, 2004).
Un ambito relativamente nuovo dove proporre la costruzione di un ePortfolio potrebbe essere quello delle comunità per minori, dove sfruttare prevalentemente l’aspetto formativo e le potenzialità del portfolio nella costruzione e ricostruzione dell’identità del soggetto che lo elabora.
La logica sottesa alla costruzione di un ePortfolio, infatti, segue da vicino quella dell’apprendimento esperienziale proposta da Kolb, e può aiutare i soggetti che vivono all’interno della comunità a sperimentare percorsi di riflessione e di autoconsapevolezza che li aiutino a crescere. Secondo Kolb (1984), infatti, l’apprendimento avviene a partire dall’esperienza concreta. Successivamente, attraverso l’osservazione e la riflessione, si sviluppano i concetti astratti che vengono poi riutilizzati e sperimentati in nuove situazioni. Uno schema proposto da Pallister (2007) mette in relazione il ciclo dell’apprendimento di Kolb (rappresentato nella parte esterna dello schema) con le attività previste per la costruzione dell’ePortfolio.
In particolare la costruzione dell’ePortfolio potrebbe focalizzare l’attenzione dei ragazzi sugli artefatti da inserire, scegliendo ad esempio documenti come foto o altri materiali che rappresentino momenti significativi del loro percorso, situazioni di difficoltà sperimentate e risolte e i conseguenti momenti di crescita.
Una potenzialità dell’ePortfolio è quella di permettere la ricostruzione di frammenti di vita passati. Molto spesso i soggetti che vivono in comunità hanno storie personali dolorose e frammentarie, e non sempre desiderano esplicitare e ricordare ciò che è accaduto. Avere uno spazio personale dove depositare ricordi e emozioni e decidere cosa condividere e cosa conservare privato può aiutare i ragazzi a gestire con più serenità i ricordi e le lacune che caratterizzano il loro passato e può supportarli nella ricostruzione di un bagaglio di memoria che li spinga verso un impegno futuro.
La possibilità di documentare con artefatti concreti i risultati ottenuti (sia riferiti al lavoro scolastico, sia per quanto riguarda apprendimenti informali) è un potente fattore motivazionale che favorisce l’autostima e la consapevolezza di sé. Raccogliere le “prove” che dimostrano di aver imparato a costruire qualcosa e rivedere nel tempo i progressi fatti, permette di riflettere sul viaggio, sull’itinerario percorso, e aiuta a diventare consapevoli delle proprie risorse e delle difficoltà che sono state sperimentate e superate.
Raccogliere i successi e i traguardi raggiunti, inoltre, può aiutare a focalizzarsi sui punti di forza di ciascuno, elementi che concorrono alla costruzione di un’identità personale e al riconoscimento delle competenze che contribuiranno alla crescita di una identità professionale e allo sviluppo di un proprio progetto di futuro e di vita.
La struttura stessa dell’ePortfolio, grazie alla presenza di “evidenze”, di prove concrete, spinge verso quella valorizzazione del fare e dell’esperienza che sono la ricchezza del modello di apprendimento esperienziale. Il partire dall’esperienza e da ciò che ciascuno è in grado di fare permette di dare vita ad una nuova immagine di sé come individuo capace e responsabile, libero di gestire il proprio futuro. Una delle caratteristiche tipiche dell’ePortfolio è proprio la sua capacità di creare “ponti” tra il passato, il presente e il futuro (Rossi et al., 2007), legando attraverso la riflessione la memoria del passato, l’impegno nel presente e la promessa per il futuro.
Accanto alle potenzialità vanno segnalati anche i possibili problemi che potrebbero emergere al momento dell’implementazione di un portfolio elettronico in una comunità per minori. Il primo problema è legato alla “proprietà” dell’ePortfolio: chi lo costruisce? Il ragazzo in autonomia o con il supporto dell’educatore o di un operatore? Nel secondo caso ci potrebbero essere alcune difficoltà in più, perché la presenza dell’educatore potrebbe influenzare il ragazzo e renderlo meno libero, meno spontaneo nella selezione e nel commento dei lavori inseriti. D’altra parte, un supporto almeno nelle fasi iniziali di utilizzo dello strumento, si rende necessario, per evitare che le difficoltà nella gestione scoraggino gli autori e rendano più complessa la compilazione. Un’altra questione è legata agli aspetti pratici e formali: chi gestisce i materiali inseriti dai ragazzi? Chi li conserva? Se da un lato la proposta più logica sembrerebbe essere quella di una conservazione “in locale”, presso gli archivi della comunità, dall’altro la possibilità di costruire e fruire via web dei materiali inseriti è proprio un punto di forza dell’ePortfolio. Sicuramente nel caso di un portfolio web-based vanno curate in maniera specifica la sicurezza degli archivi, dando la possibilità di accedere ai dati inseriti nei portfolio solo ai soggetti interessati, e proteggendo l’accesso tramite password o con altri sistemi di sicurezza.
BIBLIOGRAFIA
Barrett, H. (2004), Portfolio Development Competencies, reperibile in Internet http://electronicportfolios.com/teachers/competencies.html (consultato il 9/2/2017).
Attwell, G., Chrzaszcz, A., Hilzensauer, W., Hornung-Prähauser, V. & Pallister, J. (2007) Grab your future with an e-portfolio! Study on new qualification and skills needed by teachers and career counsellors to empower young students with the e-portfolio concept and tools. Reperibile in Internet: http://www.mosep.org/study/mosep_study.pdf (consultato il 9/2/2017).
Kolb, D. A. (1984). Experiential learning: Experience as the source of learning and development (Vol. 1). Englewood Cliffs, NJ: Prentice-Hall.
Rossi, P. G., Giannandrea, L., Pascucci, G., Paciaroni, M. (2006) L’ePortfolio come strumento per la costruzione dell’identità, in ISDM, pp. 681- 689.