Archetipi della natura della formazione outdoor

a cura di Marco Rotondi

Quale ruolo gioca la natura in un’esperienza outdoor? Quale influenza hanno i contenuti simbolici degli elementi della natura sui processi di sviluppo delle persone? Per rispondere a queste domande introduciamo il concetto di archetipo elaborato da Jung. Gli archetipi sono unità dinamiche di energia psichica che incanalano materiale proveniente dall’esterno in immagini interiori e in simboli attraverso la proiezione, tramite la quale le rappresentazioni di Sé assumono caratteristiche di immagini oggettuali. Vivere un’esperienza outdoor espone la persona a una pluralità di “immagini naturalistiche” potenzialmente destinate a divenire immagini archetipiche. Pertanto ogni esperienza offre al partecipante specifiche possibilità di comprendere più profondamente se stesso.

Riportiamo qui sinteticamente un possibile valore simbolico per alcuni degli elementi naturali che vengono utilizzati più diffusamente nelle esperienze outdoor:

  1. Bosco: per l’oscurità e le profonde radici è il simbolo del mondo dell’inconscio. La paura della foresta sarebbe ispirata dalla paura delle rivelazioni dell’inconscio.
  2. Collina: rappresenta la prima manifestazione della creazione del mondo: sufficientemente elevata per differenziarsi dal caos iniziale, non ha l’immensità della montagna. Segna l’inizio dell’emergere e della differenziazione.
  3. Fiume: rappresenta il rinnovamento, la corrente della vita e della morte; scendendo dalle montagne, perdendosi nei laghi e nei mari, costituisce il simbolo dell’esistenza, del suo scorrere e delle deviazioni.
  4. Grotta: le caverne, i passaggi segreti possono essere considerati come i luoghi di accesso alle profondità dell’inconscio; la cavità oscura è simbolo dei pericoli e degli imprevisti dell’inconscio.
  5. Mare: simbolo dell’inconscio rappresenta la forza biologica da cui la coscienza è andata differenziandosi; è uno stato transitorio fra le possibilità da realizzare e le realtà già realizzate: una situazione di incertezza, dubbio, indecisione ma anche libertà.
  6. Montagna: essendo vicino al cielo è spesso il luogo della rivelazione; maggiore è la sua altezza, maggiore è la vicinanza ai cieli e la distanza dalla civiltà; è un punto di orientamento e simbolo dell’autocoscienza; la cima rappresenta il termine dell’evoluzione umana e la funziona psichica del conscio che è quella di condurre l’uomo al culmine del suo sviluppo.
  7. Onde: sono il simbolo del principio passivo, dell’atteggiamento di chi si lascia trasportare dai flutti; possono essere sollevate con violenza da una forza estranea cui si adattano passivamente rappresentando l’inerzia.
  8. Sole: fonte della coscienza nell’inconscio, rappresenta l’intelletto e può creare una consapevolezza maggiore; la luce è conoscenza e il sole simboleggia la conoscenza intuitiva e immediata.

L’ambientazione naturalistica di un’attività outdoor non solo rappresenta quindi solo un presupposto per determinare un senso di avventura e una predisposizione del partecipante all’imprevisto e alla scoperta, ma costituisce anche un’occasione individuale per riscoprire dimensioni di sé difficilmente accessibili rimanendo all’interno dei contesti abituali.

 

Per approfondire:  “La Grande Madre. Il ruolo della natura nella progettazione dell’OMT di Chiara F. in Progettare l’outdoor training . Il metodo OMT a cura di Rotondi M., 2013, Edizioni Emi